A partire dai primi insediamenti in laguna a seguito delle invasioni barbariche, attraversando la gloria e la richezza della Repubblica Serenissima che l'hanno resa una delle maggiori potenze mercantili italiane, fino ad arrivare alle problematiche dei giorni nostri, un breve viaggio nella storia di Venezia.
V-VI sec d.C
Primi stanziamenti sulle isole della Laguna veneta durante l’epoca delle incursioni barbariche. Le popolazioni dell’entroterra cercarono rifugio nella zona acquitrinosa. Questi costruirono villaggi su zattere fatte di pali di legno conficcati nella terra otto l’acqua. L’insediamento si concentrò su Rivo Alto, la parte più alta della laguna e si sviluppò fino a diventare una delle maggiori potenze mercantili italiane.
697
Venne eletto il primo di 118 dogi della Repubblica Serenissima, una delle città stato che formarono le Repubbliche marinare, insieme a Genova, Pisa e Amalfi.
828
Il nome di Venezia venne collegato definitivamente a quello di San Marco quando le spoglie dell’apostolo vennero trafugate dall’Egitto e portate a Venezia per essere custodite nella Basilica di San Marco costruita appositamente.
1095
La Serenissima fornì le navi a Papa Urbano II per la prima crociata che degenerò in saccheggi e devastazione dell’Impero Bizantino.
1202
La quarta crociata vide Venezia vincitrice a Costantinopoli. Vennero conquistati i quattro cavalli di bronzo, la pala d’altare conosciuta come Pala d’Oro e una serie di statue di marmo che adornano la Basilica. Il vessillo di San Marco controllava un fiorente impero commerciale. Le ricchezze accumulate venivano gestite dal Gran Consiglio, costituito dalle famiglie più ricche e abbienti.
1380
Si conclude una serie di battaglie con la Repubblica Marinara di Genova, con la vittoria definitiva di Venezia a Chioggia.
1348
Si rivolse allora alla terraferma acquistando alleati per sostenere la propria popolazione che era appena stata decimata dalla peste.
1453
Costantinopoli presa dai Turchi segnò l’inizio del declino di Venezia che non riuscì a tenere il passo rispetto al nuovo ordine mondiale fatto di stati nazionali e imperi globali.
1570
I Turchi conquistarono Cipro facendosi strada nell’impero della Serenissima.
1669
Fu conquistata anche Creta. Ma anche all’interno della Repubblica cresceva la corruzione e Venezia non sembrava avere la forza di armare un esercito per fronteggiare quelli dei suoi nemici. La peste colpì ripetutamente la popolazione stremandola e decimandola pesantemente nel giro di pochi anni.
1797
Arrivò Napoleone che l’assoggettò sottomettendola al dominio austriaco.
1848
Venezia si unì alla lista dei ribelli e insorse contro l’ordine austriaco.
1866
A seguito dei moti italiani Venezia venne annessa al Regno d’Italia. La città fu un fermento di attività e di nuovi impulsi.
XIX
E’ stato costruito un ponte che connettesse la città alla terraferma cancellando per sempre lo status di isola. I canali vennero allargati e resi più profondi, vennero disposte zone pedonali predisposte per i turisti di cui l’afflusso comincio a crescere.
XX
Durante il dominio mussoliniano venne costruito un ponte stradale a fianco di quello ferroviario. La polarizzazione delle attività commerciali concentrate a Venezia, Mestre, Marghera fu oggetto di particolare attenzione durante la seconda guerra mondiale da parte degli Alleati. Ma fortunatamente Venezia uscì illesa dal conflitto.
Nel Dopoguerra la nascita e lo sviluppo delle raffinerie e delle industrie metallurgiche, chimiche e plastiche di Marghera portò a Venezia migliaia di posti di lavoro.
1966
Ci fu una disastrosa inondazione che attirò l’attenzione del mondo sulle problematiche di una città costruita dull’acqua. Si scatenarono discussioni e dibattiti su come migliorare le condizioni della città per proteggerla dalle insidie dell’acqua di mare.
Oggi
La città vive del settore terziario ed è un importante centro culturale italiano e internazionale grazie alla presenza della Biennale d'Arte e d'Architettura, della Mostra del Cinema e di centri universitari illustri come l'Università Ca' Foscari e l'Accademia di Belle Arti.
Malgrado ciò, la Serenissima assiste inerme a una irrefrenabile migrazione dei suoi abitanti, dal centro storico alla terraferma, per lo più a causa dell’impatto negativo del turismo di massa e dalle difficoltà logistiche della vita in laguna.