Emblema della città e da sempre centro della sua vita pubblica, la celeberrima Piazza San Marco, unica piazza di Venezia, (tutti gli altri si chiamano campi) è il risultato di un lungo processo di adattamento alle esigenze funzionali e rappresentative della comunità veneziana. Di forma quasi rettangolare, ha come sfondo la Basilica di S. Marco con l'isolato campanile, il più alto della città.
Il lato settentrionale della piazza è delimitato dalle Procuratie Vecchie, lungo edificio eretto nel sec. XII e ristrutturato a partire dal 1514, affiancato a est dalla Torre dell'Orologio, realizzata nel 1496-99, su progetto di Mauro Codussi.
Di fronte, sul lato meridionale della piazza, si trovano le Procuratie Nuove, iniziate nel 1582 da Vincenzo Scamozzi e terminate verso la metà del XVII sec. da Baldassarre Longhena.
Sotto i portici si trova il settecentesco caffè Florian, ristrutturato nell'800, uno dei più celebri e antichi ritrovi della città.
Limitata dal Palazzo Ducale e dalla Libreria Sansoviniana, la Piazzetta S. Marco si apre sul molo di S. Marco, cui fa da sfondo l'isola di San Giorgio. Presso la riva si alzano due colonne monolitiche del sec. XII, tra le quali si erigeva un tempo un palco per le esecuzioni capitali.