Andando in giro per Venezia vi può capitare di sentir parlare molti dialetti, accenti e lingue diverse... Di certo dovunque andrete vi capiterà di sentire il colorato e cantilenante dialetto di Venezia.
Molte parole che si usano nel dialetto veneziano servono addirittura a designare cose che esistono solo a Venezia...
Ecco un dizionario delle parole più usate nel dialetto veneziano che vi aiuterà a non trovarvi impreparati!
Altàna: terrazza in travi di legno appoggiata sul tetto delle case
Andàr in grìngola: mettersi eleganti, tirarsi a lucido
Barbacàni: mensoloni in legno che sostengono le pareti esterne delle case quando tali pareti si allargano verso il centro della calle al primo piano. Usate per aumentare lo spazio interno delle abitazioni lasciando libero lo spazio nella calle
Baréne: isolotti di fango, coperti di bassa vegetazione, che vengono sommersi dall'alta marea
Batèo: vaporetto
Batipài: piantatore di brìccole
Bechèr: macellaio
Biavaròl: venditore di generi alimentari vari
Brìccola: grosso palo, o gruppo di pali uniti insieme, che serve a delimitare i canali lagunari navigabili
Càe: calle, nome della tipica via di Venezia. In tutta la città esiste solo una strada, Strada Nova, e due vie, Via Garibaldi e Via XXII Marzo. Tutte le altre si chiamano calli
Caeghèr: calzolaio
Caìgo: nebbia fitta
Campièlo: piccolo campo, campiello. A Venezia esiste una sola piazza, Piazza San Marco, tutti gli altri si chiamano campi o campielli
Cavàna: spazio acqueo che si trova all'interno di un palazzo e a cui si accede da un apposito portone affacciato sul canale. Serve per sbarcare direttamente in casa e per ormeggiare la barca al coperto
Ciacolàr: chiacchierare
Ciapàr la bela: andarsene via nel mezzo di una situazione imbarazzante o delicata
Cicchétti: stuzzichini che si mangiano in osteria per accompagnare qualche bicchiere di vino. Ci possono essere fagioli e cipolla, polpette, verdure o pesce impanati e fritti, pane e salumi con sottaceti, folpetti, polenta, cozze, sarde fritte etc.
Copi: coppi, tegole dei tetti
Dosàna: forte corrente causata dalla marea calante
Favénte: forte corrente causata dalla marea crescente
Féro de pròva: ferro di prua che serve da ornamento e rinforzo sulle gondole
Fondaménta: strada fiancheggiata solo da una parte dagli edifici, mentre dall'altro lato si trova un canale o un altro spazio acqueo
Fòntego: fondaco, magazzino di deposito per le merci
Fòrcola: sostegno su cui si appoggia il remo per vogare
Fràvo: fabbro
Frittoìn: rosticcere
Frìtola: frittella dolce con uva passa e pinoli
Ghèbo: canale stretto e sinuoso che si inoltra nelle barene fino a scomparire nel fango
Gòto: bicchiere
Impìrapérle: confezionatore di collanine con perle di vetro
Indoradòr: artigiano doratore
Lància: motoscafo che fa servizio privato di taxi
Lista: deriva dal termine "listoni", fasce di pietra bianca che decoravano la pavimentazione stradale (tipici sono quelli di Piazza San Marco) e che probabilmente indicavano i limiti territoriali di un edificio che ospitava un'ambasciata. A Venezia poco dopo la stazione ferroviaria, in direzione della Strada Nova, si incontra infatti una via denominata Lista di Spagna
Liston: Piazza San Marco è pavimentata con grandi lastre grigie decorate da lunghe fasce bianche di marmo che si chiamano listoni e da cui deriva il termine "fare il listòn" per indicare il passeggio in Piazza San Marco
Luganeghèr: salumiere
Marangòn: falegname
Mascarero: artigiano creatore di maschere
Motonave: mezzo acqueo di grandi dimensioni che fa servizio pubblico tra Venezia e Murano, Burano, Torcello, Treporti, oppure da Piazza San Marco al Lido
Motoscafo: termine adoperato per indicare il mezzo acqueo di trasporto pubblico più rapido, con meno fermate rispetto al vaporetto
Nizioleto: (fazzoletto) faceva parte dell’abbigliamento di popolane o piccolo-borghesi, e veniva sollevato al di sopra del capo. Si coprivano anche con lo zendale (lunga stola in origine di cendale o taffetà di seta), e nascondevano la faccia con la moreta, piccola mascherina ovale, trattenuta mediante un bottone chiuso tra i denti
Ombra: bicchiere di vino che si beve all'osteria. Il termine deriva forse dalle bancarelle che vendevano vini in Piazza San Marco e che si spostavano continuamente durante il giorno per restare sempre all'ombra del Campanile di San Marco
Palìna: palo sottile a cui si ormeggiano le barche lungo i canali
Peòci: cozze
Piròn: forchetta
Pistòr: fornaio
Pontìl: zatterone fissato alla riva a cui attraccano i mezzi acquei del servizio pubblico, chiamato anche imbarcadero
Pòpa (o pòpe): poppa
Pòpe: poppa, ma anche gondoliere
Próva: prua
Remèr: artigiano che fabbrica remi e fórcole
Rìo: canale
Rìo terà: calle o altro spazio pedonale ottenuto interrando un canale
Risi e bisi: risotto con i piselli
Rùga: deriva dal francese rue e indica alcune vie abbastanza larghe fiancheggiate da abitazioni e botteghe
Saizàda: denominazione delle prime strade che vennero pavimentate a Venezia con pietre grigie, a forma squadrata (da "saìzo", ossia selce)
Sardèle in saòr: ricetta tradizionale veneziana, realizzata con sarde infarinate e fritte, collocate in una terrina a strati intervallati da abbondante cipolla affettata, cui si aggiungono pinoli e uva passa, condite con molto aceto
Scravasson: pioggia a dirotto
Scùro: imposta in legno
Sestièr: Venezia è divisa in sei zone, quartieri, i sestieri: Cannaregio, Castello, Dorsoduro, Santa Croce, San Marco e San Polo
Sotopòrtego: sottoportico, passaggio pedonale coperto
Squeraròl: costruttore di barche, che lavora nello "squero"
Squèro: cantiere dove si costruiscono o riparano gondole e piccole e medie imbarcazioni in legno usate per navigare in laguna
Stàzio: spazio acqueo dove si ormeggiano le barche, tipicamente le gondole dei traghetti
Traghéto: traghetto. Punto del Canal Grande in cui è possibile passare da una riva all'altra per mezzo di un apposito servizio di gondole
Vaporéto: vaporetto. Mezzo acqueo di trasporto pubblico che da Piazzale Roma, percorre tutto il Canal Grande, fino al Lido
Vèlme: affioramenti di fango sommersi ad ogni ciclo di alta marea
Véra da pozzo: parte esterna in marmo che ricopre un pozzo
Vogàr alla valesàna: voga individuale con due remi incrociati