Sant’Erasmo è un’ isola che possiede un’antichissima tradizione di agricoltura e pesca. Segnò il confine tra laguna e mare fino alla fine del XIX Secolo, quando la costruzione di dighe foranee apportò un forte cambiamento nella morfologia delle bocche di porto.
A testimonianza della sua funzione separatrice, sull’isola sono ancora presenti gli antichi cippi di conterminazione. Il XIX Secolo inoltre vide la costruzione sul territorio di Sant’Erasmo della Torre Massimiliana.
Una volta lasciata alle spalle l’isola per proseguire il viaggio, è possibile ammirare, costeggiandoli, gli alti cipressi dell’isola di San Francesco nel Deserto, tutt’ora centro religioso attivo. Si prosegue dunque per l’isola di Crevan, che verrà ugualmente costeggiata per dirigersi verso Torcello. La sosta a Torcello è quindi d’obbligo per visitare l’estesa area barenicola, con la sua ricca avifauna.
Sulla via del ritorno è previsto invece di costeggiare le isole che un tempo avevano costitutito il cuore della vitalità lagunare, tra le quali si ricordano Burano e Mazzorbo per la loro particolarità e bellezza, e Madonna del Monte e San Giacomo in Paludo sulle quali sono ancora rinvenibili i resti di antiche chiese e monasteri.